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22 agosto: BEATA VERGINE MARIA REGINA



La festa fu istituita nel 1955 per metterla in relazione con la Solennità di Cristo Re. Il termine Regina, tuttavia, nell’immaginario popolare non evoca tanto immagini di potenza e di governo, ma piuttosto di bellezza e di gloria. Una sensazione che aumenta, anche solo pensando ai titoli che si danno a Maria, nella preghiera: Regina degli angeli, dei profeti, degli apostoli, dei martiri, delle vergini, della famiglia, di tutti i santi… Anche il canto “Salve Regina”, la invoca subito come “Madre di Misericordia, / vita, dolcezza e speranza nostra”.
E la stessa intonazione gioiosa e confidente hanno le numerose antifone mariane che l’invocano sotto questo titolo: “Regina coeli laetare”,“Ave, Regina coelorum”, “ Gloriosa regina mundi”… Ed è giusto qui ricordare i bellissimi versi con cui Dante descrive la Madonna che sale all’Empireo, mentre i santi si protendono verso di lei, innamorati: “E come il fantolin che ‘nver la mamma / tende le braccia poi che il latte prese, / per l’animo che nfin di fuor s’infiamma; // ciascun di quei candori in su si stese / con la sua fiamma, sì che l’alto affetto / ch’elli aviano a Maria mi fu palese. // Indi rimaser lì nel mio cospetto / ”Regina coeli" cantando sì dolce / che mai da me non si partì il diletto” (Par. XXIII, 121-129).
È questo il significato di tutto il culto mariano, anche dell’uso invalso nella Chiesa di incoronare alcune particolari immagini della Madonna, con oro, argento e gioielli preziosi, ma sempre e solo per indicare l’affetto di un popolo che vuole onorare la Madre sua.
La festa di oggi ha anche lo scopo di prolungare e completare la festa dell’Assunzione, ma anche quello di chiudere degnamente il ciclo dei festeggiamenti mariani.
TRATTO DA www.chiesacattolica.it


a cura di
Mascolo Emanuele

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