SAN NICOLA IL PELLEGRINO PATRONO DELLA ARCIDIOCESI DI TRANI - BARLETTA - BISCEGLIE - NAZARETH (FESTA 2 GIUGNO)
La cattedrale di Trani è la sua memoria vivente, una memoria di straordinaria armonia. Nicola il Pellegrino è patrono della città pugliese: a lui è dedicato il tempio costruito nel 1097. Nicola di Trani proveniva dalla Grecia; trasferitosi in Puglia, la percorse per intero. Le cronache riferiscono che pronunciasse una sola, insistente invocazione: «Kyrie Eleison». Morì a Trani nel 1094. Infiniti da allora i miracoli sulla sua tomba .
Al contrario del più celebre s. Nicola patrono di Bari, del nostro s. Nicola denominato il Pellegrino, vi sono pochissime notizie ma certamente degne di fede, egli è patrono della città di Trani, dove morì nel 1094 dopo appena quindici giorni dal suo arrivo, proveniente da Taranto e prima ancora da Otranto.
Era nato in Grecia e dopo aver trascorso alcuni anni in solitudine giunse in Puglia, che percorse tutta intera con una croce in mano e ripetendo l’invocazione ‘Kyrie Eleison’.
Attirava e riuniva intorno a sé i ragazzi dando loro piccoli doni e facendo ripetere loro la sua invocazione.
Dopo la sua morte fiorirono numerosi miracoli; quattro anni dopo nel 1098 nel Sinodo Romano, il vescovo di Trani si alzò e chiese all’Assemblea che il venerabile Nicola venisse iscritto nel catalogo dei Santi per i meriti avuti in vita e per i miracoli avvenuti post-mortem.
Il papa Urbano II emanò un ‘Breve’ che autorizzava il vescovo di Trani dopo opportuna riflessione ad agire come riteneva più opportuno. Il vescovo tornato a Trani lo canonizzò e dopo avere eretto una nuova basilica vi depositò il corpo del Santo.
Nel 1748 papa Benedetto XIV lo inserì nel Martirologio Romano. Le fonti delle notizie sono quattro: le prime tre riportate dalla “Bibliotheca hagiografica Latina antiquae et mediae aetatis” 2° vol. Bruxelles 1898-1901. La prima riguarda la sua vita in Grecia testimoniata da Bartolomeo suo compagno; la seconda narra il suo arrivo a Trani, la morte, e i miracoli ed è stata scritta da Adelferio testimone oculare; la terza ha per autore il diacono Amando di Trani e narra la canonizzazione e traslazione di s. Nicola; la quarta fonte è una ‘Vita’ stampata in lingua italiana e narra la seconda traslazione del corpo.
Nicola deriva dal greco Nikòlaos e significa “vincitore del popolo”.
tredicina a sant'antonio dal 31 maggio al 12 giugno
È una pia pratica nata subito dopo la morte di Sant’Antonio. Si tratta di una serie di preghiere in onore del Santo che vengono recitate per tredici giorni consecutivi. I giorni sono tredici, in ricordo del giorno della morte del Santo (13 giugno 1231). I Pontefici arricchirono questa funzione di molte indulgenze. Leone XII promulgò in perpetuo quella plenaria da scegliere in uno dei tredici giorni, con la possibilità di essere lucrata anche dalle persone che fossero impedite di partecipare alla funzione come ammalati, infermi e carcerati.
(La tredicina riportata qui sotto è ricavata da un libro di preghiere in onore del santo in uso nella Parrocchia fin dal 1820 e riportate poi più “recentemente” nel libro “Le glorie di S.Antonio di Padova” del Sac. Michele Manzi del 1889)
1 - Glorioso santo Antonio, che, nato sotto la protezione di Maria, nell’età di cinque anni a lei dedicaste il giglio della vostra verginità ; ed imprimendo col dito nel marmo una croce, fugaste il demonio ; impetrate a noi tenera devozione a questa Madre pietosa, e forza per superare le insidie dell’infernale nemico. Pater, Ave.
2 - Glorioso santo, che, per fuggire i pericoli e le lusinghe del mondo, sprezzando la nobiltà, le ricchezze, i comodi della vita, entraste fra i canonici regolari di S. Agostino, impetrate a noi un vero disprezzo del mondo. Pater, Ave.
3 - Glorioso santo, che, per desiderio del martirio, passaste nella religione del serafico S Francesco ; impetrate a noi lo spirito di mortificazione e di penitenza. Pater, Ave.
4 - Glorioso santo, che, per sentimento di profonda umiltà, studiaste di nascondervi agli occhi degli uomini, quando Iddio in un istante vi fece palese a tutti quale arca di scienza e di santità ; otteneteci la pratica di una così bella virtù. Pater, Ave.
5 - Glorioso santo, che, destinato da Dio a spargere la sua parola, foste da lui fornito del dono delle lingue e dei più sorprendenti miracoli ; impetrateci di ascoltare volentieri e con frutto questa parola divina. Pater, Ave.
6 - Glorioso santo, che, per l’ardente vostra carità verso Dio, meritaste ricevere tra le vostre braccia il Bambino Gesù ; otteneteci che con le dovute disposizioni lo riceviamo noi pure Sacramentato nel nostro petto. Pater, Ave.
7 - Glorioso santo, che, a confusione degli eretici, comprovaste la presenza reale di Gesù Cristo nella Santissima Eucarestia, avendolo miracolosamente in essa fatto adorare da un vile giumento. Otteneteci che noi pure lo adoriamo con viva fede in questo divin sacramento. Pater, Ave.
8 - Glorioso santo, che, rifiutandosi gli uomini di ascoltare una volta dalla vostra bocca la divina parola, a scorno degli eretici, chiamati i pesci delle marine acque, loro predicaste, impetrateci perfetta sommissione d’intelletto alle divine verità. Pater, Ave.
9 - Glorioso santo, che ai vostri devoti impetrate la liberazione dalle angustie, da calamità, da malattie e perfino dalla stessa morte : ottenete a noi la liberazione dai mali del corpo e dell’anima, e dalla morte eterna. Pater, Ave.
10 - Glorioso santo, che, come protettore della innocenza, faceste parlare un bambino di poche giorni, perché fosse salvo l’onore della propria madre esposta a grandi sventure, fate che noi possiamo star forti contro le persecuzioni del mondo, e custodire solleciti la purità dell’anima nostra. Pater, Ave.
11 - Glorioso santo, che, predicando in Padova, per un grande prodigio vi trovaste ad un tempo stesso in Lisbona per liberare il vostro genitore da orrenda calunnia e dalla morte ; otteneteci di perdonare di cuore le ingiurie ed amare i nostri nemici. Pater, Ave.
12 - Glorioso santo, che, con le vostre orazioni, col vostro zelo, e con la vostra celeste sapienza convertiste migliaia di eretici e peccatori ostinati ; fate che noi ancora ci convertiamo davvero, e ci doniamo costantemente a Dio. Pater, Ave.
13 - Glorioso santo, che, ad imitazione del Redentore, consumaste la vostra vita per la salute delle anime ; fate che noi meritiamo alla fine dei nostri giorni di vedere Gesù come lo vedeste voi nell’atto di spirare e di essere salvi con voi nel cielo. Pater, Ave, Gloria.
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