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NOVENA AI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO (DAL 17 AL 25 SETTEMBRE)


NOVENA AI SANTI MEDICI COSMA E DAMIANO

O gloriosi Santi Medici, Co­sma e Damiano, che, fin dai vo­stri giovani anni accoglieste e coltivaste nel cuore i primi ger­mi della fede cristiana, volgete, pietosi, lo sguardo sopra di noi che invochiamo i vostri nomi e, con piena fiducia, facciamo ricorso al vostro potente patrocinio. Fra le tenebre degli errori, che ci circondano, e le attrat­tive di un paganesimo rinascente nei costumi e nelle mol­teplici manifestazioni della vita, otteneteci di mantenerci sempre fedeli agli insegnamenti di Colui, che è la Luce ve­ra, che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Presentate a Dio le vostre incessanti preghiere, perché con l'immancabile trionfo del Vangelo, nessuna anima re­denta dal sangue prezioso del Figlio suo vada perduta. Gloria al Padre...

O invitti Testimoni di Cristo, che, forti nella fede e so­stenuti dalla speranza, diveniste ardenti di santo amore verso Dio e il prossimo, liberate, ve ne preghiamo umil­mente, il nostro cuore da ogni basso egoismo. Comuni­cateti almeno una scintilla di quell'ardentissima carità, che vi rese accetti al Signore e pietosi samarîtani verso i fra­telli, specie nell'esercizio disinteressata della vostra arte medica. Rendeteci operatori di bene a vantaggio spiri­tuale e temporale di coloro che ci circondano e fate che la carità, proclamata dal Vangelo, unisca tutto il popolo di Dio negli stessi palpiti di amore e in una sola comunità pacifica per la edificazione del corpo di Cristo. Gloria al Padre...

O eroici Atleti della Fede, che, educati alla scuola nascente del Nazareno, affrontaste con coraggio ogni sorta di marti­rio e la ferocia dei crudeli proconsoli pagani, suscitate nei nostri cuori un forte zelo per la conquista di tante ani­me, che vivono lontane dalla casa dei Padre. Non vedete come, anche oggi, la Chiesa ha i suoi implacabili nemici, che la perseguitano nei suoi ministri e nei suoi seguaci e la offendono conculcandone la dottrina e la morale? Ot­tenete anche a noi la forza di rimanere saldi nella fede, obbedienti alla voce dei Pastori e propagatori del Regno di Dio sulla terra. O amabili Santi, voi che curaste prima le infermità delle anime e poi quelle del corpo;Voi che, a somiglianza di Gesù, guariste gli ammalati, che a Voi face­vano ricorso, più con la preghiera che con gli umani ri­medi, liberateci da tanti mali morali, che affliggono le no­stre anime, e insegnateci il segreto di poter conservare, in tutta la nostra vita, sempre viva e operante la voca­zione cristiana, che ricevemmo coi battesimo, onde po­ter conseguire il premio finale, promesso ai giusti, nella gloria dei cieli.Amen. Gloria al Padre...

Preghiamo: O insigni Medici, Martiri Cosma e Damia­no, voi che in vita, esercitando l'arte medica con ammi­rabile carità e disinteresse, spargeste a piene mani tesori di bontà e di misericordia, ora che siete presso Dio, volgete i vostri sguardi pietosi su di noi. Mirate, o gloriosi Santi, quanti mali spirituali e temporali ci op­primono, e stendeteci benigni la vostra mano soccorritrice. Libe­rateci dai giusti castighi che ci possono giungere a causa dei nostri peccati. Difendeteci da tanti nemici visibili e in­visibili, che insidiano la nostra eterna salvezza. Allontanate da noi tante infermità che amareggiano la vi­ta. Confortateci nelle angustie; confermateci nei santi de­sideri e mantenete ben radicata e ferma nei nostri cuori la fede vera, l'umiltà, l'intrepida fortezza, la rassegnazione alla divina volontà e la perseveranza nel santo proposito di vivere e morire per Gesù Cristo. Queste grazie, o Santi nostri intercessori, ottenete dal Si­gnore non solo per noi, ma anche per le nostre famiglie, per i nostri amici e per i nemici. Così protetti nell'anima e nel corpo, potremo qui in terra dare gloria a Dio, ono­re a voi, e venire un giorno lassù nel cielo a godere la vi­sione beatifica di Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen.


TESTO TRATTO DA : www.preghiereagesuemaria.it
FOTO TRATTA DA: http://www.cattoliciromani.com/forum/showthread.php/santi_cosma_damiano_loro_fratelli-2473.html

NOVENA A SAN PIO DA PIETRELCINA (DAL 14 AL 22 SETTEMBRE) 5 GIORNO


O Padre Pio da Pietrelcina, che hai nutrito una grandissima devozione per le Anime del Purgatorio per le quali ti sei offerto quale vittima espiatrice, prega il Signore affinché infonda in noi i sentimenti di compassione e di amore che tu avevi per queste anime, di modo che anche noi riusciamo a ridurre i loro tempi di esilio, procurandoci di guadagnare per Esse, con i sacrifici e le preghiere, le Sante Indulgenze loro necessarie.
"O Signore, ti supplico di voler versare sopra di me i castighi che sono preparati ai peccatori e alle anime purganti ; moltiplicali pure sopra di me, purché converti e salvi i peccatori e liberi presto le anime del purgatorio ». Padre Pio

Recita della coroncina al Sacro Cuore di Gesù
1. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, "chiedete ed otterrete", "cercate e troverete", "picchiate e vi sarà aperto!", ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
2. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!", ecco che al Padre Tuo, nel Tuo nome, io chiedo la grazia...
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
3. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!" ecco che appoggiato all’infallibilità delle Tue sante parole io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’ Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre, S. Giuseppe, Padre Putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.

TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it
FOTO TRATTA DA: http://www.padrepioesangiovannirotondo.it/galleria.htm

SETTEMBRE MESE DELL'ADDOLORATA: 18 GIORNO


Dolore di Maria spettatrice della flagellazione di Gesù.
Era la grande Parasceve di Pasqua, l'ora pressappoco seconda, quando Giovanni uscito per prender voce su quanto accadesse al¬l'amato Maestro, tornò e riferì che i Sine¬dristi avevano menato Gesù al loro Conci¬lio nella sala ufficiale presso il tempio, ove interrogatolo ed avutane la stessa confessio¬ne che la sera precedente, avevano segnato la sua condanna a morte. Che già si di¬sponevano a presentar il condannato al Pre¬side Ponzio Pilato, affinchè facesse eseguire la sentenza. Non c'era tempo da perde¬re: era il momento dì appagare le ansiose brame di Maria, che voleva essere spettatri¬ce e partecipe delle pene dell'amatissimo Figlio. Con le tre Marie, la Maddalena, la moglie di Cleofe e la madre dello stesso Giovanni, esce di casa Maria, la Vergine che dalle altre tutte si distingue per più me¬sto atteggiamento di pianto e di dolore. Giungono innanzi grida ostili e gli schiamazzi dei Giudei, sono testimoni del contrasto tra Pilato ed i capi della Sinagoga; con gran pena seguono Gesù sino al palazzo di Erode, ma appena fanno in tempo che lo vedono ricondotto a Pilato. Qui le ansie e gli affanni di Maria diventano più angosciosi, chè deve vedere l'innocentissimo Figlio posposto all'omicida Barabba, gridata a morte dalla plebe sobil¬lata dai suoi capi, e condannato alla flagel¬lazione. Oh quanto le martellava il cuore nel petto alla tenerissima Madre, pur preveden¬do lo strazio che sarebbe stato fatto tra po¬co delle carni delicatissime di Gesù! Alla apprensione succede più triste realtà. Ecco l'Agnellino Gesù afferrato da leopardi, os¬sia soldati e tratto in mezzo al pretorio; con furia lo si spoglia nudo nudo, che ne diventa rosso per vergogna, e si vede ad oc¬chio quanto ne soffra la sua delicatezza. Gli si legano i polsi ad una bassa colonna, sì da costringerlo a rimanere curvo. Ma ecco, di quei soldati chi armarsi di piombate, chi di scudisci, chi di rami di spini, e a due a due dandosi la muta, rovesciare colpi pesanti, senza badare quali parti del delicatis¬simo corpo percuotessero! Ve' come tutta la pelle reca i lividi segnali delle percosse; come qua e là si lacera e versa sangue da mille ferite: in breve diventa tutto una piaga, e non si vede che rossore sanguinolento! Sangue imporpora tutto il corpo di Gesù; sangue gocciola sul pavimento; sangue schiz¬za nella colonna e nelle vesti dei carnefici. Ben si può raffigurare Gesù pesto dai fla¬gelli a un grappolo d'uva matura che stret¬to sotto il torchio sprizza da ogni parte il suo prezioso umore. E tutto questo osserva con i suoi occhi la tenera Madre! Chi può ridire il sentimento doloroso che amareggia il cuore e l'anima di lei?... Oh come quei, colpi si ripercuotono in lei! oh quanto la fanno soffrire.
Maria sola intendeva in quel momento tutta l'opera della divina carità del Figlia suo nell'assoggettarsi all'umiliante tormento, Veramente Gesù ha preso sopra di sè inno¬cente le lividure dovute a noi colpevoli: veramente egli porta i dolori dovuti ai nostri peccati! Egli è percosso per le nostre ini¬quità: pesto per le nostre scelleragini! Intendilo bene, anima mia, per te sanguina Gesù, per te lacrima Maria! Per te che con tante immodestie, vanità, turpitudini provo¬chi continuamente l'ira di Dio: per te, che preferisci i piaceri del corpo alla tua pro¬pria salute! Guarda in Gesù flagellato e san¬guinolente, in Maria moralmente straziata e lacrimante quali funeste conseguenze hanno i peccati di impurità. Vergognati e risolvi di distruggere in fretta.
O Vergine Immacolata, mi sento pieno di confusione riflettendo che tante volte ho ac-cresciuto questo vostro dolore: deh impetra¬temi da Gesù il perdono delle mie impurità, e conducetemi a lavarle nel sangue di Gesù, che proprio per questo fu sparso in tanta copia!
Per amor di Maria Addolorata fuggirò ri¬solutamente le occasioni che potrebbero le cattive abitudini, se in eterno la pena che me durmi a macchiare la purezza del cuore e del corpo.

TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

FOTO TRATTA DA: http://www.santiebeati.it/dettaglio/24450

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