Lettori fissi

NOVENA AL SERAFICO PADRE SAN FRANCESCO D'ASSISI (DAL 25 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE) 1 GIRONO

Chiediamo a Dio, con la preghiera, che ci illumini sulle scelte della nostra vita e cerchiamo di imitare la prontezza e l'en¬tusiasmo di Francesco nell'adempiere alla volontà di Dio.
San Francesco, prega per noi. Padre, Ave, Gloria



TESTO TRATTO DA: http://www.preghiereagesuemaria.it/novene/novena%20a%20san%20francesco%20d'asisi.htm

NOVENA AI SANTI ANGELI CUSTODI (DAL 23 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE) 3 GIORNO

O mio saggissimo maestro, mio santo angelo custode che non ti stanchi mai d'insegnarmi la vera scienza dei santi, io ti saluto e ti ringrazio, assieme a tutto il coro dei principati, incaricati di governare gli spiriti inferiori per garantire la pronta esecuzione degli ordini divini.
Ti supplico di vegliare sui miei pensieri, parole e opere, affinché, conformandomi completamente a tutti i tuoi salutari inse¬gnamenti, io non perda mai di vista il sacro timore di Dio, principio unico ed infallibile della vera saggezza. Angelo di Dio...

TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

NOVENA A SANTA TERESA DI LISEAUX (DAL 22 AL 30 SETTEMBRE) 4 GIORNO

Ogni giorno della novena, si dirà il ‘Padre Nostro’ e l"Ave Maria', due preghiere che la piccola Teresa amava molto. Un giorno disse: «A volte, quando il mio spirito è in un'aridità così grande che mi è impossibile ricavarne un pensiero per unirmi al Buon Dio, recito molto lentamente un ‘Padre Nostro’ e poi il saluto angelico; allora queste preghiere mi rapiscono, nutrono la mia anima ben più che se le recitassi precipitosamente un centinaio di volte...»

4° Giorno
L’AMORE DEL PROSSIMO
«C'è in comunità una sorella che ha il talento di dispiacermi in tutto... ma non volevo cedere all'antipatia naturale che provavo. Mi sono detta che la carità non doveva consistere nei sentimenti, ma nelle opere, perciò mi sono impegnata a fare per questa sorella ciò che avrei fatto per la persona che amo di più. Ogni volta che la incontravo pregavo per lei il Buon Dio, offrendoGli tutte le sue virtù e i suoi meriti... Non mi limitavo a pregare molto per la sorella che mi procurava tante lotte: mi sforzavo di farle tutti i favori possibili e, quando avevo la tentazione di risponderle in modo sgarbato, mi limitavo a farle il mio più gentile sorriso e mi sforzavo di sviare il discorso... Spesso poi, quando non ero in ricreazione (voglio dire durante le ore di lavoro), avendo alcuni rapporti di ufficio con questa sorella, quando le mie lotte erano troppo violente, fuggivo come un disertore. Poiché ella ignorava assolutamente ciò che provavo per lei, mai ha supposto i motivi del mio comportamento ed è persuasa che il suo carattere mi sia simpatico. Un giorno in ricreazione mi disse con un'espressione contentissima press'a poco queste parole: "Vorrebbe dirmi, mia Suor Teresa di Gesù Bambino, cosa l'attira tanto verso di me, che ogni volta che mi guarda la vedo sorridere?" Ah, ciò che mi attirava era Gesù nascosto in fondo alla sua anima, Gesù che rende dolce ciò che c'è di più amaro!»
Proposito
Oggi sforzati di fare un atto di carità, una parola, un gesto verso qualcuno con cui forse fai fatica ad intenderti. Padre Nostro ... Ave Maria... Gloria al Padre...
«Una parola, un sorriso gentile, spesso bastano per rasserenare un'anima triste».


TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

MESE DI SETTEMBRE ALL'ADDOLORATA: 25 GIORNO

Ecco la tua Madre!
« Stavano in piedi presso la Croce di Gesù la Madre di lui, e la sorella della Madre di lui Maria di Cleofa, e Maria Maddalena. Avendo pertanto Gesù scorto la Madre ed il discepolo che amava pur ivi stante, dice al¬la Madre sua: Donna, ecco il figlio tuo! Quindi dice al discepolo: Ecco la tua Madre! E da quell'ora egli la prese presso di sè ».
Quanta materia da meditare ne porge questo commoventissimo tratto di Vangelo scritto da chi ne fu testimonio e parte, dal discepolo diletto Giovanni! E prima di tut¬to riflettiamo al nobile contegno di Maria in questa sublime circostanza della sua vita. Appena le è possibile per il diradarsi della folla dei curiosi, ella si accosta alla croce con le sue fide compagne, le Marie, Cleofe, Maddalena e Salome, con le quali era anche l'animoso Giovanni.
Maria è trambasciata dal dolore, e l'ani¬mo sua è abbeverato di fiele ed assenzio per l'angoscia che tutta la pervade ed amareg¬gia. Ma sta in piedi, forte, coraggiosa quasi sacerdote che vede esaurirsi di sangue e di vita la vittima che sta sacrificando il vero Sacerdote. Nessuno meglio cromprese e ri¬trasse questo momento della vita di Maria, che S. Ambrogio: « Stava in piedi ac¬canto alla croce la Madre, e fuggiti gli uo¬mini, ella donna, guardava con animo in¬trepido! Era spettatrice non degenere della divina tragedia! Spectabat non degeneri ma¬ter spectaculo! ». Quanto ci dànno a medi¬tare queste parole quasi intraducibili! Ma¬ria era là degna spettatrice e parte del sa¬crificio che l'Uomo-Dio offriva di se stessa a Dio per la redenzione del mondo. Gesù soffriva atrocemente gli spasimi della croci¬fissione; Maria soffriva indicibilmente nel¬l'animo: Gesù spargeva tutto il suo Sangue, Maria vi mescolava le sue lacrime materne delle quali già si esauriva in lei la fonte Gesù si approssimava alla morte vera; Ma¬ria moriva ogni momento di morte mistica per la veemenza del dolore e dell'amore! Spectabat non degeneri mater spectaculo! Ecco di qual tempra era l'animo di Maria Vergine, ecco quanta costanza albergava in quel petto verginale; ecco, conchiude il san¬to Dottore, quanto male a proposito si pen¬serebbe che Maria potesse mai mutare il proposito fermo di essere sempre tutta di Dio in purissima verginità ».
Ed ecco che proprio per questo proposito santissimamente osservato Maria, ora che le moriva l'unico figlio della sua intemerata verginità, dopo mancato il castissimo Giuseppe, restava vedova, orbata, sola. Gesù da Figlio amantissimo le provvede un sostegno nel discepolo Giovanni, e questi più che vo¬lentieri si assume il dolcissimo ed onorevo¬le incarico.
Ma in quel solenne momento che Maria diventava la Corredentrice degli uomini, el¬la veniva ad acquistare come suoi figli tutti coloro, che sarebbero diventati effettiva-mente figli di Dio per adozione divina nel suo Figlio vero Gesù. Tutti costoro saran¬no fratelli adottivi di Gesù, e come tali potranno e dovranno chiamare la Madre di Gesù, madre loro. Era là Giovanni, già fi¬glio di Dio per adozione, e degnato da Gesù di singolare amore anche in questa sua qua¬lità, e come rappresentante di tutti gli altri che sorgeranno da ogni banda, egli rice¬ve Maria per sua madre, onorandola ed a¬mandola più che Salome sua vera madre.
O quanto onore ha fatto anche a me Ge¬sù dandomi per madre la sua propria Ma¬dre Maria Vergine Immacolata, oh quanto poco amore porto a questa Madre.
O Maria, madre mia dolcissima, come vor¬rei amarvi quanto meritate per quelle lacri-me, per quei dolori con i quali mi genera¬ste accanto all'albero della croce vera¬mente figlio del vostro dolore! Voi sola potete ottenermi che io non degeneri da tan¬ta vostra virtù e nobiltà soprannaturale.
Prometterò a Maria Addolorata di ono¬rarla sempre quale vera madre mia, imitan¬done studiosamente le virtù, specialmente la costanza nell'osservare

TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

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