Lettori fissi

MESE DI SETTEMBRE ALL'ADDOLORATA: 16 GIORNO


. Maria ascolta l'Apostolo Giovanni.
Già trascorsa la metà di quella notte an¬gosciosa, che alla dolente Madre dovette sem-brare
eterna, ecco entrare in casa commosso e trepidante il figlio di Maria Salome, Gio-vanni, che con grande vivezza e commozione racconta a quelle pie donne quel che ha ve¬duto e udito riguardo a Gesù.
Giovanni non era fuggita al momento della cattura, ma insieme a Pietro aveva seguito le orme della banda che si menava via stra¬ziandolo l'Agnello divino. Era entrato nel palazzo de' principi dei sacerdoti, aveva fat¬to introdurre anche Pietro, e poi seguito più da presso che poteva l'amato Maestro. Diceva dell'interrogatorio fattogli da Anna, dello schiaffo datogli dal servo villano: parlava dei falsi testimoni addotti contro Gesù; della so¬lenne confessione da lui fatta della sua divi¬nità; degli urli, schiamazzi, proteste del Si¬nedrio a quell'affermazione; della condanna a morte pronunziata per acclamazione con¬tro il Cristo, il Figlio di Dio vivo! Qui co¬prendo con uno scoppio di pianto una pie¬tosa reticenza, prosegue a descrivere più con cenni e sospiri che parole l'indegno scempio usato dal servitore nel palazzo, e anche dai gravi dottori in legge verso la di¬vina persona di Gesù. Pugni, schiaffi, sputi in faccia, parole villane, provocazioni in¬degne, cose inenarrabili adoperate contro di lui: e del suo patire si era appena al princi¬pio! Quanto soffrirà a quest'ora il caro Mae¬stro!
Se Giovanni era commosso e piangente nel fare quel racconto, immagini chi può l'an-goscia che causava nel tenerissimo cuore del¬la Vergine! Le lacrime eran quasi un sollie¬vo, quando non ne disseccava la fonte la troppo veemenza dell'ambascia, da restarne quasi impietrita. Oh come vedeva vive e palpitanti quelle scene indegne con i suoi oc¬chi di madre! Quanto soffriva nel sapere de¬turpato di sputi, percosso di schiaffi quel bellissimo volto divino, che ella aveva sem¬pre baciato più con religiosa riverenza, che con affetto materno! Nella veemenza del do¬lore la si vedeva con la pezzuola in mano fa¬re il gesto di asciugare quel volto imbrattato come se lo avesse li presente! Povera Ma¬dre, quanti motivi di afflizione trovava in qualunque circostanza ponesse attenzione!
E gli amici di Gesù dove sono? I più fug¬giti per paura di compromettersi, gli altri impotenti a porgergli aiuto: ricordava la de¬solata Madre quel detto: « Elongasti a me amicos, et proximos meos a miseriia ». Tu, o Signore, disponi che si allontanino da me amici e conoscenti nell'ora del maggiore bisogno!
E la perfida, voluta, meditata ingiustizia dei maggiorenti del suo popolo contro l'in-nocente Figlio di Dio, quanto contristava l'animo della Vergine Madre. I testimoni addotti, neppur pagati e sobillati, riescono a produrre un reato qualunque contro l'In-nocente: eppure no, lo si deve proclamare reo! Non ha colpe? Gli s'imputi a colpa la verità confessata!... La confessione della ve¬rità sia dichiarata bestemmía!...
Un'altra madre qualsiasi, anche se del resto virtuosa, nella situazione di Maria a¬vrebbe dato in ismanìe, ìmprecato contro l’ingiustizia degli uomini, espresso lamenti, se non bestemmie contro Dio e la sua Prov¬videnza che simili cose permetteva!
Maria no, non impreca, ma prega per gli ingiusti principi, per i deboli amici del Fi¬glio; non si lamenta con Dio, ma adora ri¬verente le sue disposizioni, offrendosi pron¬tissima a soffrire anche di più per essere più simile al Figlio di Dio, e cooperare al¬la salute degli uomini!
Quanta confusione per te, anima mia, che quando è tempo di provare a Gesù il tuo sincero attaccamento, ti spaventi delle pro¬ve, rifiuti di soffrire, e Dio non voglia che in questi momenti tu preferisca di accomu¬narti coi nemici di Gesù, invece dichiararti per lui a viso aperto!.. Vergine Santissima, infondetemi del vostro coraggio!
Calpesterò generosamente ogni rispetto umano, quando si tratti dell'onore di Gesù Cristo, e della salvazione dell'anima mia.


TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

IMMAGINE TRATTA DA: http://www.santiebeati.it/dettaglio/24450

NOVENA A SAN PIO DA PIETRELCINA (DAL 14 AL 22 AGOSTO) 3 GIORNO


3° GIORNO
O Padre Pio da Pietrelcina, che hai tanto amato la Mamma Celeste da riceverne quotidiane grazie e consolazioni, intercedi per noi presso la Vergine Santa deponendo nelle Sue mani i nostri peccati e le nostre fredde preghiere, affinché cosi’ come a Cana di Galilea, il Figlio dica di si alla Madre ed il nostro nome possa essere scritto nel Libro della Vita.
« Maria sia la stella, che vi rischiari il sentiero, vi mostri la via sicura per andare al Celeste Padre ; Essa sia quale àncora, a cui dovete sempre più strettamente unirvi nel tempo della prova ». Padre Pio

Recita della coroncina al Sacro Cuore di Gesù
1. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, "chiedete ed otterrete", "cercate e troverete", "picchiate e vi sarà aperto!", ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
2. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!", ecco che al Padre Tuo, nel Tuo nome, io chiedo la grazia...
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
3. O mio Gesù, che hai detto "in verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!" ecco che appoggiato all’infallibilità delle Tue sante parole io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. - S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’ Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre, S. Giuseppe, Padre Putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.



TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

FOTO TRATTA DA: http://www.padrepioesangiovannirotondo.it/galleria.htm

NOVENA A SAN GIUSEPPE DA COPERTINO (DAL 9 AL 17 AGOSTO) 8 GIORNO


NOVENA A S. GIUSEPPE DA COPERTINO
O Dio vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,
come era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli.
Amen.
INNO:
Mistero inesprimibile d’amore
colui che è unito è libero dal mondo
che in Dio soltanto trova il suo riposo
e fatto luce illumina i fratelli.
Attinge l’acqua e resta un assetato
possiede in abbondanza e sempre cerca
dimora in Dio e vive da straniero
già scorge il sole e chiede di vedere.
La sua sapienza nasce nel silenzio
e intende la Parola in verità
l’orecchio atteso al suono della voce
che parla a chi l’ascolta nella fede.
Il nostro canto sia eucaristia
o Padre santo che hai creato l’uomo
e che nel Figlio l’hai glorificato
perché dal Soffio tuo rinasca al regno.
Orazione:
O Dio, che hai glorificato il tuo servo Giuseppe da Copertino e lo hai posto in mezzo al tuo popolo come patrono e protettore per indicargli la strada che conduca a te, per sua intercessione, esaudisci secondo la tua volontà le preghiere che umilmente ti presentiamo e, nella tua misericordia, concedici di godere in paradiso, insieme ai tuoi santi, la visione beata del tuo volto.
Per Cristo nostro Signore. Amen.


8° - San Giuseppe, pellegrino dell’amore di Dio, che alla sequela del Signore Gesù non avevi un posto dove posare il capo e hai sperimentato l’esilio dalla patria e l’incertezza della vita, ti preghiamo di intercedere per tutti coloro che sono costretti dalla fame, dalla guerra e dall’ingiustizia a lasciare la propria terra e i propri affetti, affrontando la precarietà e l’umiliazione della loro condizione di stranieri, perché trovino nella nostra accoglienza e solidarietà operosa un segno dell’amore del nostro Dio, che si prende cura con predilezione dei poveri e degli indifesi.
Padre nostro, 3 Ave Maria.
San Giuseppe cercatore della vera Patria, prega per noi.

A cura della Redazione di
“Donare Pace e Bene”
P.zza Gallo, 10
Osimo (AN)
Tel 071.71.67.26

FOTO TRATTA DA: http://www.sangiuseppeosimo.it/

Archivio blog