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MESE DI SETTEMBRE ALL'ADDOLORATA: 25 GIORNO

Ecco la tua Madre!
« Stavano in piedi presso la Croce di Gesù la Madre di lui, e la sorella della Madre di lui Maria di Cleofa, e Maria Maddalena. Avendo pertanto Gesù scorto la Madre ed il discepolo che amava pur ivi stante, dice al¬la Madre sua: Donna, ecco il figlio tuo! Quindi dice al discepolo: Ecco la tua Madre! E da quell'ora egli la prese presso di sè ».
Quanta materia da meditare ne porge questo commoventissimo tratto di Vangelo scritto da chi ne fu testimonio e parte, dal discepolo diletto Giovanni! E prima di tut¬to riflettiamo al nobile contegno di Maria in questa sublime circostanza della sua vita. Appena le è possibile per il diradarsi della folla dei curiosi, ella si accosta alla croce con le sue fide compagne, le Marie, Cleofe, Maddalena e Salome, con le quali era anche l'animoso Giovanni.
Maria è trambasciata dal dolore, e l'ani¬mo sua è abbeverato di fiele ed assenzio per l'angoscia che tutta la pervade ed amareg¬gia. Ma sta in piedi, forte, coraggiosa quasi sacerdote che vede esaurirsi di sangue e di vita la vittima che sta sacrificando il vero Sacerdote. Nessuno meglio cromprese e ri¬trasse questo momento della vita di Maria, che S. Ambrogio: « Stava in piedi ac¬canto alla croce la Madre, e fuggiti gli uo¬mini, ella donna, guardava con animo in¬trepido! Era spettatrice non degenere della divina tragedia! Spectabat non degeneri ma¬ter spectaculo! ». Quanto ci dànno a medi¬tare queste parole quasi intraducibili! Ma¬ria era là degna spettatrice e parte del sa¬crificio che l'Uomo-Dio offriva di se stessa a Dio per la redenzione del mondo. Gesù soffriva atrocemente gli spasimi della croci¬fissione; Maria soffriva indicibilmente nel¬l'animo: Gesù spargeva tutto il suo Sangue, Maria vi mescolava le sue lacrime materne delle quali già si esauriva in lei la fonte Gesù si approssimava alla morte vera; Ma¬ria moriva ogni momento di morte mistica per la veemenza del dolore e dell'amore! Spectabat non degeneri mater spectaculo! Ecco di qual tempra era l'animo di Maria Vergine, ecco quanta costanza albergava in quel petto verginale; ecco, conchiude il san¬to Dottore, quanto male a proposito si pen¬serebbe che Maria potesse mai mutare il proposito fermo di essere sempre tutta di Dio in purissima verginità ».
Ed ecco che proprio per questo proposito santissimamente osservato Maria, ora che le moriva l'unico figlio della sua intemerata verginità, dopo mancato il castissimo Giuseppe, restava vedova, orbata, sola. Gesù da Figlio amantissimo le provvede un sostegno nel discepolo Giovanni, e questi più che vo¬lentieri si assume il dolcissimo ed onorevo¬le incarico.
Ma in quel solenne momento che Maria diventava la Corredentrice degli uomini, el¬la veniva ad acquistare come suoi figli tutti coloro, che sarebbero diventati effettiva-mente figli di Dio per adozione divina nel suo Figlio vero Gesù. Tutti costoro saran¬no fratelli adottivi di Gesù, e come tali potranno e dovranno chiamare la Madre di Gesù, madre loro. Era là Giovanni, già fi¬glio di Dio per adozione, e degnato da Gesù di singolare amore anche in questa sua qua¬lità, e come rappresentante di tutti gli altri che sorgeranno da ogni banda, egli rice¬ve Maria per sua madre, onorandola ed a¬mandola più che Salome sua vera madre.
O quanto onore ha fatto anche a me Ge¬sù dandomi per madre la sua propria Ma¬dre Maria Vergine Immacolata, oh quanto poco amore porto a questa Madre.
O Maria, madre mia dolcissima, come vor¬rei amarvi quanto meritate per quelle lacri-me, per quei dolori con i quali mi genera¬ste accanto all'albero della croce vera¬mente figlio del vostro dolore! Voi sola potete ottenermi che io non degeneri da tan¬ta vostra virtù e nobiltà soprannaturale.
Prometterò a Maria Addolorata di ono¬rarla sempre quale vera madre mia, imitan¬done studiosamente le virtù, specialmente la costanza nell'osservare

TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

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