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MESE DI SETTEMBRE ALL'ADDOLORATA: 17 GIORNO


Pietro pentito ricorre a Maria.
La triste notte era all'ultima veglia, già l'alba imbiancava il balzo d'oriente, foriera del gran giorno della umana Redenzione. Nella casa di Maria madre di Mar¬co, si vegliava ancora in pianti e lamenti, e tutti si stringevano attorno alla Madre di Gesù, per consolarla del loro meglio. Quand'ecco entrare frettoloso e sconvolto Simon Pietro singhiozzante e stemperato in lacri¬me: avrebbe voluto nascondere il suo vol¬to, tanta vergogna provava; ma il bisogno più grande era quello di cercare una perso¬na, che sola poteva palesargli tutto il si¬gnificato di quello sguardo di Gesù, che era sempre il suo maggior rimprovero, e nel tempo stesso la sua più consolante speran¬za. Scorge la Persona cercata che sembra l'immagine del dolore impietrito, ma quan¬ta bontà spirano quegli occhi lacrimosi, quanta fiducia gli dànno! Si appressa alla Vergine Madre e cadutogli ginocchioni in¬nanzi, col gesto e con lo sguardo la supplica di perdono per parte sua, e che voglia assi¬curarlo che anche Gesù lo ha perdonato. Quello sguardo, quello sguardo lo ferisce e conforta ancora, e gli fa versare dagli occhi un profluvio di lacrime! Conversu Do¬minus respexit Petrum... Et egressus forar Petrus f levit amare! Riesce a mala pena a far la sua confessione spezzata dai singhioz¬zi e dai sospiri che gli soffocano il cuore.
« Ah, cara Madre del mio Signore, il vile, l'ingrato, il cattivo che fui! Per difenderlo menai colpi all'impazzata, recisi anche un orecchio: mi pareva così di dimostrargli a prova come non mi fossi scandalizzato di lui!... Ma lo spavento di quest'orribile not¬te mi vinse, presi a fuggire, ma mi vergo¬gnai della mia viltà... tornai indietro, lo seguii da lungi; mi riuscì con l'interven¬to di Giovanni ad entrare fin dentro all'a¬trio del palazzo; ma, oh vigliacco! pro-prio sulla porta ebbi paura della portinaia e le risposi che non ero discepolo di Gesù! Non compresi il male che avevo fatto: mi parve una misura di prudenza; e non ebbi alcuno scrupolo di mescolarmi con la ciur¬maglia dei servi e dei ministri che stavano sogghignando a scaldarsi ad un fuoco che avevano acceso in mezzo all'atrio. Quan¬ti ne vomitavano d'improperi contro Gesù quelle bocche di dannati! Avrei voluto na¬scondermi sotterra per non essere conosciuto come suo discepolo! Disgrazia volle che lo fossi, e mi furono rivolti sarcasmi e ma¬ligne insinuazioni! Persi il lume degli oc¬chi, non ascoltai più che la paura, e giù a spergiurare, negare, che non l'avevo mai conosciuto.
levarmi di là, ma andavo come un mentecatto: sulla porta dell'atrio altre domande, altri sogghigni al mio indi¬rizzo, ed altra mia viltà... Ma sento cantare il gallo, ricordo le parole di Gesù, ed ecco che proprio allora i miei sguardi si incon¬trano cori quelli di Gesù, che mi guarda in modo che non dimenticherò mai più».
Maria mescolando le sue lacrime quelle di Pietro, lo solleva da terra, e fortandolo gli dice: Confida, figlio carissi¬mo, che anche per te soffre il Figlio di Dio vivo; la tua dolorosa penitenza è segno che i suoi patimenti non sono inutili, ma frut¬tuosissimi per te. quello sguardo che an¬cora ti penetra il cuore è pegno di perdono generoso, di rinnovata amicizia. Non sente Maria nè avversione nè sdegno per Pietro, che ha vilmente rinnegato il suo Figlio; ma compassione, ma amore materno più vivo che mai, perchè lo vede sinceramente pian¬gere il suo fallo. Anche per Maria Addolo¬rata è un conforto, ed un incoraggiamento a soffrire con Gesù ogni peccatore che since¬ramente si penta di aver offeso Dio, e gli chieda perdono. Quelli che affliggono il suo cuore materno sono quei pretesi giusti a modo loro, che commettono contro Gesù la più orrenda ingiustizia, e si persuadono di aver. ragione!
O Maria, Madre di misericordia, implo¬rate per me peccatore la misericordia del vostro divin Figlio, che mi guardi, benigna¬mente e converta.
È di Dio tutto quello che c'è in me di be¬ne di qualunque ordine: di mio non ho che il nulla ed il peccato: mi riterrò dunque il più grande peccatore.


TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it

IMMAGINE TRATTA DA: http://www.santiebeati.it/dettaglio/24450

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