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MESE DI SETEMBRE ALL'ADDOLORATA: 19 GIRNO


La coronazione di spine.
Immobile, atteggiata di dolore, e di angoscia stava Maria contemplando l'indegno strazio che si faceva dell'amatissimo suo Fi¬glio; quand'ecco che i carnefici stanchi ces¬sano dal battere, slegano le mani di Gesù che tutto una piaga sanguinolenta, mal reggen¬dosi in piedi, si prova,a ripigliare le sue ve¬sti. Maria sospende il respiro, e vorrebbe slanciarsi là per recare qualche conforto al dolente Figlio... Ma ecco che quei soldati con un sorriso sarconico si scambiano un motto, qualcuno esce, e torna seguito da mol¬ti camerati, tutta la coorte: è un branco di lupi attorno ad un agnello! Che hanno stillato di fare? Maria sospira profondamen¬te e trema in tutta la persona. Ecco che al¬cuni si stringono intorno a Gesù, gli strap¬pano di dosso le vesti sue, che non aveva fi¬nito di adattarsi alla persona: uno reca un vecchio mantello da soldato che era di colo¬re scarlatto: la mantellina che il soldato ro¬mano si -gittava sopra le armi. Con l'aiuto dei compagni l'adatta a Gesù sul nudo in modo, che annodato in una spalla, faccia la figura della porpora regale: si fa sedere Ge¬sù; ma ecco che da un altro lato si sta intes¬sendo un non so che di corona con ramo¬scelli di acute spine! Il cuore della Madre si angoscia e cessa di battere! È uno spinoso diadema, anzi sembra un elmo, perchè appa¬risce un groviglio di spine intricate. Due dei manigoldi si fanno accanto a Gesù, e gli pongono sul capo quel ferale fascio di spine. Non entra bene: lo si spinge e calca con ba¬stoncelli per non ferirsi le mani! Il volto di Gesù si contrae con doloroso spasimo: nuovi rivi di sangue scendono dalla testa lancinata da ogni parte: volto, barba, occhi, lab¬bra sono irrigati di sangue! Se la tenera Ma¬dre non isviene, è perchè lo svenimento non cade in lei, creatura perfettissima ed imma¬colata; ma quanto e quale dolore!
Non basta: per compiere la beffa si pone in mano al re da burla una canna, che deb¬ba figurare lo scettro! La parodia è comple¬ta, non manca che protestare l'omaggio che si reputa degno di tale re. Ed ecco che dispo¬stisi in fila quei schernitori della regalità di Gesù, gli vengono innanzi a due, a tre, a quattro per volta, e con gesto goffo e beffar¬do, fanno finta di ossequiarlo come re dei Giudei: « Salute al re dei Giudei! » dicono con ischerno diabolico: ed aggiungendo alla beffa il dolore, chi gli sputa in faccia, chi gli toglie la canna di mano, e gli ci batte il capo, chi fa il medesimo che ha in mano! Immagina, se puoi, mento penoso della Vergine Madre: non ti riuscirà, per quanto tragiche situazioni ti possa figurare!
O Vergine addoloratissima, in questo terribile momento vi saranno certo tornate in mente quelle parole dell'Angelo, che voi conservavate nel vostro cuore « Ecco che tu concepirai e partorirai un figlio, e lo chiamerai Gesù: costui sarà grande, e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo; e gli darà il Signore Iddio la sede di David suo padre: e regnerà nella casa di Giacobbe, in eterno; e il suo regno non avrà più fine! » Ed a questa parodia di regno si sono ridotte le splendide promesse? E voi, o gran Vergine, che ne pensate! Ah vi conosciamo, o Vergi¬ne magnanima, voi soffrite, quanto nessun cuore umano può mai soffrire; ma la vostra fede è troppo superiore al vostro dolore! No, non vi scandalizzate voi delle umilia¬zioni del Re della vera gloria; vedete le spi¬ne fiorire in corona di gloria; la squallida porpora mutarsi nella veste gloriosa dei San¬ti; la fragile canna che spezza troni e coro¬ne!...
V'intendo, o Maria, voi in quell'angoscio¬so momento offrite a Dio le vostre lacrime in unione degli atroci dolori del vostro Fi¬glio, per il trionfo del regno di lui, la santa Chiesa Cattolica. Come Dio accolse allora le vostre preghiere, così le accolga ora per noi, per darci lume ed animo grande da non iscandalizzarci delle umiliazioni di Gesù, ma mettere ogni nostro studio per esserne partecipi, chè questo è il più sicuro segno di piacere a Dio.
Attenderò con serio studio della cristiana umiltà, persuaso che questa è la via; regia per arrivare alla gloria di Dio.


TESTO TRATTO DA: www.preghiereagesuemaria.it
FOTO TRATTA DA: http://www.santiebeati.it/dettaglio/24450

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